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CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
BERGAMO-ITALY
45ª STAGIONE OPERISTICA 2019/2020 - NOTE DI REGIA

 

4 Ottobre 2019 - La cambiale di matrimonio
La cambiale di matrimonio (prima rappresentazione Teatro San Moisè, Venezia, 3 novembre 1810), si basa su di una vicenda semplice, ma effi cace. Non distaccandosi dal solco della farsa settecentesca, il libretto di Rossi off re spunti piacevoli che un debuttante Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868), sa cogliere a fondo. Sotto il velo della giocondità si cela però una più seria e moderna critica sociale: un padre padrone, commerciante gretto e avaro, vorrebbe vendere la fi glia ad un compratore canadese, per mezzo della cambiale del titolo, come se fosse “manifattura da negozio”. La vicenda introduce quindi, sempre con l’ironia rossiniana, un deciso scontro generazionale. Con la mia regia, desidero evidenziare questo contrasto sociale e antropologico collocando la vicenda ai giorni nostri, dove l’incompatibilità tra “vecchi e giovani” si manifesta, in maniera evidente, nel rifi uto o nell’abuso dei nuovi mezzi di comunicazione: lettere, cambiali, matite copiative e taccuini rivivranno e si opporranno in forma di smartphone, email, messaggini ed emoticon, a generare una comicità misurata e vagamente surreale, tutta rossiniana.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

8 Novembre 2019 - Lucia di Lammermoor
Lucia di Lammermoor è considerata il primo autentico melodramma romantico e, ancora oggi, scelte musicali, libretto e struttura drammatica ci appaiono più che mai felici e funzionali. In particolare, un ruolo decisamente inedito e romantico è assegnato in modo specifico alla scenografia intesa come elemento fondamentale e protagonistico.
In piena adesione a questa richiesta ho quindi scelto di riprendere una serie di antichi bozzetti legati a un’edizione storica (l’allestimento di Francesco Bagnara, al teatro San Benedetto di Venezia nella stagione del carnevale 1836/37), che certamente soddisfecero la volontà di Donizetti. Grazie a queste immagini, a noi concesse dal fondo del Museo Correr di Venezia, vorrei dunque restituire lo spessore tragico, suggestivo e fascinoso, così come fu concepito in una delle prime e più accreditate edizioni di questo dramma musicale. Con quest’operazione di recupero vorrei dunque affidare ai protagonisti in scena la giusta atmosfera per integrarsi tra l’impatto visivo e l’incisività musicale secondo il gusto degli albori del capolavoro donizettiano.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

20 Dicembre 2019 - Macbeth
Verdi coglie con puntualità il nodo profondo del dramma shakespeariano: la dannazione in cui Macbeth e la Lady cadono, attratti dalla sete di potere. Questa voluttà del soglio – per dirla con le parole della Lady stessa – è rappresentata allegoricamente della Streghe cardine intorno a cui gira tutta la vicenda. Seguendo l’esempio del musicista, che ci immerge fin dalle prime note nel nocciolo narrativo, con la mia regia vorrei aderire a questo stesso scopo. Per veicolare la centralità di questa bramosia distorta ho operato sul piano visivo puntando su un allestimento straniante e non vincolato ad un puntuale taglio descrittivo: le scene, tratte da tavole originali di Franz Cancelli, sono caratterizzate infatti da una essenzialità atemporale, grazie alla quale vorrei offrire una prospettiva inquietante nella quale i personaggi risultino assorbiti, rivelando le loro aspettative, debolezze, speranze ed illusioni.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

17 Gennaio 2020 - Don Giovanni
Il cammino dei drammi legati alla figura di Don Giovanni nasce in tempi antichissimi ma vede la conclusione della sua parabola proprio nel Settecento; la vicenda ed i personaggi del capolavoro mozartiano devono infatti molto alla galanterie tipica del luminoso e stilizzato rococò. Da Ponte e Mozart, però, vanno ben oltre. Grande ruolo è giocato infatti da una cupa, decadente e demoniaca irrazionalità. Per rendere a pieno questo duplice carattere, ho deciso di avvalermi di rielaborazioni visive di tele opera della famiglia Guardi, celebre stirpe di pittori settecenteschi. Nei loro quadri si alternano vedute in interno ed esterno di Venezia e Capricci–paesaggi immaginari molto liberi -ora rurali ora urbani- sempre caratterizzati da una pennellata rapida e da contorni tersi. A queste immagini, opportunamente riadattate dallo studio EMFG, affido un ruolo di cornice visiva di schietta e tumultuosa quotidianità settecentesca non priva di screziature malinconiche e meditative.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

14 Febbraio 2020 - Turandot
Parlando di Turandot spesso si finisce per dimenticare un elemento fondamentale; una nota avverte infatti: ambientata al tempo delle favole. Non solo la vicenda trae origine da una celebre Fiaba Teatrale di Carlo Gozzi di ambientazione chinese, ma tutta l’opera ed i suoi personaggi, la collocazione temporale, l’ambientazione e, di conseguenza, anche la sua musica profumano di narrazione incantata. La mia regia si pone come taglio quello di ricondurre l’opera, senza troppi intellettualismi, in questo suo alveo originale. Per mettere a punto questo clima mi sono rivolto nuovamente alla scenografa Laura Rizzi, che ha rielaborato e arricchito la sua creazione originale realizzata per il precedente allestimento del Mayr-Donizetti (2012). In coerenza con questo taglio interpretativo e per ricreare il carattere onirico e sensuale che pure serpeggia in tutta la vicenda, ho coinvolto nel progetto Franz Cancelli che realizzerà maschere e costumi originali.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

26 Giugno 2020 - Rigoletto
Verdi dimostrò di apprezzare in maniera profonda Le roi s'amuse, il dramma di Victor Hugo da cui Piave ha tratto la trama ed il libretto di Rigoletto.Ad attrarre maggiormente il compositore italiano era il tratto “grottesco” consistente nella forza drammatica insita nella tragedia personale di un uomo costretto, dalla sua deformità fisica, a svendersi come buffone. Ecco la vera e profonda maledizione di Rigoletto. Da questa mostruosità fisica si riverbera un’ancor più terrificante perversità emotiva, rilevabile in tutti i passaggi chiave della vicenda. Da questo tratto prende avvio la mia lettura registica.
Le fotografie inedite della città di Mantova, con Palazzo Te e i plausibili luoghi di Rigoletto, realizzate da Federico Gamba, faranno da sfondo allo svolgimento della vicenda. Si alterneranno immagini di affreschi a soggetto ora comico ora grottesco, spaventose gorgoni scultoree, immagini luminose di sale dorate, cupe vie ed argini nebbiosi e deserti. Particolare risalto sarà dato al contrasto tra la bellezza smagliante degli ambienti e la crudezza dei pensieri e dei gesti, sottolineati dal ricorrente apparire di visioni inquietanti.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.