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CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
BERGAMO-ITALY
47ª STAGIONE OPERISTICA 2022/2023 - NOTE DI REGIA

 

4 Novembre 2022 - Concerto lirico
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a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

13 Dicembre 2022 - Madama Butterfly
Il dramma di Cio-Cio-San ha sempre affascinato vaste platee. Incurante della realtà che la circonda, con la sola forza della speranza, questa sposa-bambina crede. E lo fa in senso assoluto. Crede all’amore, alle promesse di Pinkerton e, pur messa di fronte alla cruda realtà dal console Sharpless, continua caparbiamente ad aggrapparsi alla fiducia. La svolta è segnata dall’arrivo della “vera sposa” americana. In questo momento la “piccina mogliettina olezzo di verbena” come una crisalide si trasforma, divenendo profonda figura tragica. Il gesto del suicidio sacro giapponese (harakiri o, più correttamente, seppuku), suggella in senso estremo il suo sacrificio di donna e di madre.
Per rendere percettibili queste forze è mio desiderio focalizzare l’attenzione su una ricostruzione scenica in qualche modo ripulita da troppi elementi tradizionali, codificati come giapponesi dalla cultura occidentale. La gestualità che richiedo quindi alla protagonista sarà elegante ma semplice, così come prescrive l’equilibrio tipico della cultura nipponica. Questa caratteristica ha lo scopo di ottenere il giusto contrasto nei confronti di Pinkerton che si muoverà con dinamiche più spicce e prosaiche, tipicamente Yankee. La mia scelta registica, sostenuta dai colori acquarellati dei paesaggi di Hiroshige nei fondali, tenderà quindi a far emergere un sincero clima giapponese, libero da troppe tentazioni convenzionali. Poche incidentali incursioni di colori accesi serviranno a sottolineare gli snodi di più denso spessore tragico.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

13 Gennaio 2023 - Suor Angelica
Suor Angelica propone numerosi e contrastanti caratteri della drammaturgia decadente. È presente un forte realismo nell’entrata della zia Principessa, che evoca immagini scabrose; vi si fondono poi una meschinità umana quasi verghiana legata a prosaiche implicazioni economiche. Il colore caratteristico
dell’opera è però un misticismo stemperato dai colori pastello, che il suicidio e il Miracolo finale colorano violentemente adombrando una patologia psichiatrica, figlia di una freudiana sessualità repressa, e di una maternità negata e follemente idealizzata. La musica supportata da un valido libretto rende possibile questo equilibrio. Questi elementi discordanti vengono, infatti, rielaborati in una fluidità narrativa e compositiva eccezionale degna di una grande tela preraffaellita.
La mia scelta registica ha l’obiettivo di assicurare questo equilibrio dei diversi tratti. Si richiede alle artiste una recitazione semplice e diretta per gestualità. Ugualmente l’impianto scenico, grazie ad animazioni e ad una sapiente scelta di immagini d’ambientazione fortemente realistiche. Si potrà quindi rendere il giusto spessore e la più adeguata cornice per lo snodo drammatico della scena della zia Principessa, del celebre “Senza Mamma” e dell’evocativo intermezzo. Il Miracolo finale, con un effi cace contrasto, assicurerà l’effetto spirituale e straniante che tanto ci affascina.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

10 Febbraio 2023 - Le convenienze ed inconvenienze teatrali
Le convenienze ed inconvenienze teatrali sono uno degli esempi del “teatro d’opera messo alla berlina”, una presa in giro del mondo, spesso un po’ assurdo, del melodramma. Ne diviene anzi il cuore. È infatti un ideale medio termine tra il Settecento di Fioravanti (Le cantatrici Villane) e Salieri (Prima la musica e poi le parole) in cui erano stati messi in scena vezzi e capricci del “dietro le quinte” e i capolavori contemporanei (e molto più consapevoli) di Ariadne auf Naxos e Capriccio di Richard Strauss. Grande merito è quello di Donizetti, non solo da un punto di vista musicale, ma anche scenico. Molto collaborò nella stesura del libretto, creando una farsa più attuale delle proposte rococò e incredibilmente più spontanea rispetto alle letture novecentesche. Le convenienze divengono quindi la più spassosa proposta del genere. Vi si alterna infatti un realismo disincantato e cinico, ed un carattere comico surreale “rossiniano”. Il primo tratto nella sua veridicità è il frutto dell’ironia, che spesso acquisisce qui il gusto pungente del sarcasmo, di chi vuole sopravvivere allo spietato e delirante mondo del melodramma. Il secondo è incarnato nella figura en travesti di Mamma Agata (basso buffo!). Affrontare oggi la regia di un capolavoro simile (perché di questo si stratta), richiede quindi di confrontarsi con tutta la propria esperienza di palcoscenico. Perciò il primo atto sarà in tutto e per tutto simile ad una prima seduta di regia così come avverrebbe nel nostro circolo musicale. Il secondo atto sarà invece la “generale” di quello stesso melodramma che parzialmente si è provato e che, nella finzione della vicenda, non verrà mai rappresentato. Resterà al pubblico l’impressione che il vero spettacolo sarà, con le sue alterne e comiche vicende, questa incredibile -ma assolutamente realistica- prova.

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.


 

17 Marzo 2023 - Il barbiere di Siviglia
Testo

a cura del Prof. Valerio Lopane, musicologo e regista.